Li osservo. Chi da una parte e chi dall’altra della strada statale. Si conoscono praticamente tutti. Alcuni fino da
l nido, passando poi alle materne e dalle elementari fin su le medie spesso assieme per poi las
ciare tutti il paese. Direzione Padova per gli istituti universitari i più grandi e per il distretto sc
olastico di Dolo gli altri. Stessa cosa dall’altro lato, “queo del canal”. Sta volta direzione Venezia, università o istituti superiori anche di Mestre. Altri sono poco più in là, girato l’angolo, direzione distretto scolastico sta volta di Mirano.
Venezia, Mestre, Padova, Dolo, Mirano è qui che trascorreranno gli anni dello studio, della giovinezza e della spensieratezza, dove diranno ai genitori che resteranno là per studiare il pomeriggio e formeranno le prime compagnie e dove ritorneranno pure nei fine settimana per stare là a divertirsi oppure ripartire a vivere.
A Mira torn
eranno per studiare a casa o forse per qualche ora di sport poi una doccia veloce e via.
Via dove c’è un centro per ritrovarsi, la morosa con cui bere qualcosa in un locale, una pizzeria, un cinema, una disco in cui fare quattro salti.
A Mira ci si t
orna anche qualche anno dopo forse per abitare ma ci si resta spesso solo il tempo di dormire perché è già l’alba, suona la sveglia e il bus non aspetta i lavoratori pendolari. Direzione? Sempre le stesse: Padova, Venezia, Mestre, stessa fermata qualche anno di più, Mira ferma ad aspettare un bus.